Come traslocare un acquario

come traslocare un acquario

Gli acquari da tenere in casa non solo sono oggetti estremamente decorativi, capaci di regalare a ogni ambiente domestico fascino e charme, ma rappresentano anche un mini ecosistema tutto da studiare e osservare

Capita però che anche questi universi in miniatura, a volte, debbano essere spostati. Come accade, per esempio, quando si effettua un trasloco

Ecco allora alcuni consigli utili su come traslocare un acquario in modo semplice, veloce e, soprattutto, senza troppo stress per i pesci che lo abitano.

Come traslocare un acquario: il controllo dei valori dell’acqua

Così come quelli dell’aria, anche i valori dell’acqua possono variare anche sensibilmente da una zona all’altra, perfino se i chilometri di distanza sono pochi. Per questo, nel momento in cui si deve traslocare il proprio acquario, è importante effettuare la verifica dei valori dell’acqua nella nuova casa, perché una variazione troppo netta potrebbe comportare problemi ai pesci, soprattutto se si tratta di specie particolarmente sensibili. 

Un consiglio utile consiste nel compiere un’operazione di graduale adeguamento: circa una o due volte alla settimana, cominciando con il 20% circa del volume complessivo di riempimento della vasca, è possibile introdurre l’acqua che si utilizzerà nella nuova abitazione. Certo, spostarsi da una casa all’altra carichi di acqua non è molto comodo, ma per amore dei propri pesci è un piccolo sacrificio che di sicuro molti sono disposti a compiere!

Un passaggio delicato: lo svuotamento della vasca

Una volta abituati gradualmente i pesci all’acqua del nuovo domicilio, non resta che svuotare la vasca, cominciando prima di tutto dagli arredi, come rocce, castelli o anfore. Le piante presenti nell’acquario andrebbero invece lasciate insieme a poche dita di acqua, in modo che non soffrano eccessivamente durante lo spostamento. 

A questo punto, non resta che prelevare i pesci, che con estrema delicatezza vanno messi dentro a sacchetti di plastica pieni d’acqua, un po’ come quelli che si utilizzano nei negozi di animali. 

Come traslocare un acquario: le dimensioni contano

Per capire come traslocare un acquario in sicurezza, bisogna tenere conto anche delle dimensioni della vasca; se questa non è eccessivamente grande, come per esempio quelle con capacità di riempimento compresa tra i 60 e gli 80 litri, si può, dopo aver tolto tutta – o quasi tutta, nel caso siano presenti piante – l’acqua, lasciare comunque la sabbia o la ghiaia presente sul fondo. Per evitare danni durante lo spostamento, è consigliabile sistemare la vasca sopra una tavola di legno.

Per gli acquari più grandi, invece, è buona norma effettuare uno svuotamento completo, in modo da scongiurare del tutto eventuali danneggiamenti.

Come traslocare un acquario: cosa fare con i pesci più grandi

Mentre per quanto riguarda i pesci piccoli le accortezze da prendere sono davvero minime (un semplice sacchetto di plastica riempito d’acqua permette loro di affrontare il trasloco senza troppo stress) per i pesci grandi occorre prestare un po’ più di attenzione.  In caso di pesci di ampie dimensioni, infatti, è necessario utilizzare per il trasporto secchi grandi richiudibili sistemandoli all’interno di un imballaggio che possa garantire un buon isolamento termico, come può essere anche una semplice carta di giornale. Possono rivelarsi utili, in questi casi, anche i contenitori in polistirolo espanso, come quelli che si impiegano per il trasporto dei generi alimentari, che conservano bene la temperatura, anche per i viaggi più lunghi. Per maggiore sicurezza, soprattutto se la distanza da coprire è piuttosto elevata, è consigliabile effettuare un viaggio di prova senza pesci prima del trasloco, per controllare la temperatura.

Trasloco di un acquario: i viaggi lunghi

Se il viaggio da affrontare per il trasloco è lungo, potrebbe essere necessario aumentare l’ossigeno nell’acqua, perché sia il movimento dell’auto che i pesci stessi potrebbero aumentarne rapidamente il consumo. Per farlo, basta praticare un foro nel coperchio del contenitore che ospiterà i pesci, inserire una camera d’aria e sigillare tutto con il silicone. Da non dimenticare di praticare anche un secondo foro, da dove può uscire l’aria in eccesso. Per evitare eventuali fuoriuscite, ci si può aiutare con una valvola di ritenuta. 

Un’ultima accortezza su come traslocare un acquario consiste nell’evitare di somministrare cibo ai pesci già la sera prima del trasloco, in modo che durante il viaggio l’acqua non si sporchi troppo. Anche una volta sistemati nella nuova abitazione, ai pesci andrebbe dato un po’ di tempo per riprendersi dallo stress del viaggio e solo successivamente si può dar loro del cibo. 

Come traslocare un acquario: rivolgersi a una ditta di traslochi

Rivolgersi a professionisti del settore per sgomberi e traslochi è in ogni caso la scelta più consigliata rispetto al fai da te, soprattutto quando devono essere spostati oggetti delicati, pesanti e ingombranti come gli acquari. Lo staff de La Margherita, per esempio, potrà seguirvi e supportarvi in ogni fase del trasloco, mettendo a vostra disposizione la sua elevata professionalità in materia di traslochi, così come la disponibilità di tutti i mezzi più adeguati per il trasporto. 

Cambiare casa non sarà mai sembrato così semplice, veloce e poco stressante: contattateci per maggiori informazioni!

 

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