Dove buttare gli elettrodomestici non più funzionanti

dove buttare elettrodomestici

Gli apparecchi elettronici ci hanno cambiato la vita: forni, lavatrici, lavastoviglie, phon e ora anche i dispositivi mobili hanno permesso di velocizzare e ottimizzare molte operazioni quotidiane. Il valore di questi strumenti non si discute, ma cosa dire quando si tratta del loro smaltimento

Purtroppo, il quadro non è dei più rosei: si stima infatti che meno del 20% di tutti gli elettrodomestici giunti al termine del loro ciclo di vita possa essere riciclato. Uno spreco enorme, anche in termini ambientali.

Per ridurlo, non dobbiamo soltanto metterci nell’ottica di buttare via questi oggetti solo quando è davvero necessario ma anche smaltirli nel modo giusto.

Ecco allora una breve guida per imparare dove buttare gli elettrodomestici che non servono più.

Dove buttare gli elettrodomestici usati: cosa vuol dire rifiuti RAEE

Abbiamo mai pensato a che tipo di rifiuti siano frigoriferi, robot da cucina, TV o forni a microonde? Si tratta, come si può intuire, non di spazzatura qualunque, ma di rifiuti cosiddetti RAEE, acronimo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Gli elettrodomestici sono dunque rifiuti speciali, così come disciplinato dal Decreto Legislativo 151/2005. Nell’arco di un anno, solo in Italia, si produce oltre 1 milione di tonnellate di RAEE. Una cifra impressionante. Per questo è ancora più necessario smaltirli nel modo corretto.

Ma dove buttare gli elettrodomestici non più funzionanti? Nelle isole ecologiche comunali attrezzate per lo smaltimento di questi rifiuti. Da qui, gli elettrodomestici usati vengono inviati a impianti di trattamento, con un duplice obiettivo: smaltire le sostanze inquinanti presenti all’interno degli apparecchi e riciclare le materie prime.

Dove buttare gli elettrodomestici alla fine del loro ciclo di vita: attenzione al cassonetto!

I RAEE non sono tutti uguali; per questo, quando ci si reca presso l’isola ecologica di riferimento, è importante metterli nell’apposito cassonetto, come indicato all’interno del regolamento del centro.

Ma cosa fare se si abita lontano da un’isola ecologica? Per chi non ha la possibilità di spostarsi molto, esiste una soluzione molto semplice e pratica per smaltire gli apparecchi elettronici, e cioè portarli in un negozio specializzato a fronte dell’acquisto di un nuovo apparecchio. Per esempio, se il vecchio frigorifero è da buttare e si va in un negozio di elettrodomestici per acquistarne uno nuovo, si può lasciare lì direttamente quello che va smaltito. 

Il negoziante, infatti, è obbligato, in base al Decreto ministeriale 65/2010 “Uno contro uno”, a ritirare il prodotto usato, anche se quello nuovo viene consegnato non di persona ma a domicilio. È anche importante sapere che, sempre nei punti vendita di elettronica, si possono lasciare piccoli elettrodomestici al di sotto dei 25 cm di lunghezza, come per esempio rasoi elettrici o lampadine, senza obbligo d’acquisto di altri prodotti. Per i RAEE più voluminosi, invece, si può richiedere il ritiro a domicilio, un servizio offerto da molti Comuni. 

Dove buttare gli elettrodomestici usati: gli errori da evitare

Nel momento in cui un apparecchio elettronico giunge al termine del suo ciclo di vita, deve essere smaltito correttamente. Evitando, dunque, quelli che sono gli errori più comuni, come per esempio buttare l’apparecchio nel cassonetto della raccolta indifferenziata, dimenticarlo in cantina o in un cassetto, mischiarlo con altri rifiuti o, peggio ancora, abbandonarlo nell’ambiente.

Buttare gli elettrodomestici usati nelle modalità appropriate, invece, è un gesto semplice che assicura numerosi vantaggi, tra cui:

  • ridurre l’inquinamento, perché le sostanze presenti negli apparecchi vengono smaltite in modo sicuro; 
  • recuperare le materie prime (materiali come vetro, plastica o rame possono essere riciclati anche al 100%); 
  • favorire la cultura del riciclo e combattere il fenomeno del traffico illegale di apparecchi elettronici verso i Paesi del sud del mondo.

Dove buttare gli elettrodomestici che non funzionano più: ci pensa La Margherita!

Sgombero o trasloco in programma? Rivolgendosi a una ditta specializzata, si potrà effettuare queste operazioni in tempi brevi e senza stress, con in più la possibilità di usufruire di una serie di comodi servizi. La Margherita, per esempio, include nella propria offerta il servizio di ritiro per mobili ed elettrodomestici usati, completamente gratuito.

Affidandosi a La Margherita, non ci si dovrà più preoccupare dello smaltimento dei rifiuti: penserà a tutto il team della ditta, che conosce perfettamente i regolamenti in materia e porterà i rifiuti presso discariche autorizzate. Scegliere professionisti qualificati significa dunque anche smaltire correttamente i rifiuti, salvaguardando l’ambiente e il portafoglio!